LA STORIA DEL FESTIVAL

   
   Il “Festiva Teatro Scuola” nasce nel 1998 per iniziativa di Carlo DANZA, all’epoca assessore all’Istruzione e al Turismo del Comune di Altomonte, sostenuto ed incoraggiato in questa iniziativa dal Sindaco On. Costantino BELLUSCIO e dal Provveditore agli Studi di Cosenza Dr.ssa Marzia TUCCI.

   Alla prima edizione, riservata solo alle scuole della provincia di Cosenza, partecipano 45 scuole, mentre già nella seconda edizione sono presenti 104 scuole, provenienti da tutta l’Italia, che costringono gli organizzatori ad uno sforzo enorme per gestire 4 spettacoli al giorno ed un gran numero di persone tra di studenti-attori, insegnanti e genitori accompagnatori.

  Dal 2000 si decide di selezionare solo 15 scuole primarie, 15 scuole di istruzione secondaria di I grado e 15 scuole secondarie di II grado.

   Nel 2008, con la trasformazione di molte scuole dell’obbligo in Istituti Comprensivi, ci si organizza con una sezione dedicata alle “Scuole dell’Infanzia - Primaria - Secondaria di I grado” ed un’altra sezione dedicata alle “Scuole Secondarie di II grado”.

   Hanno partecipato alla rassegna scolaresche provenienti da tutte le regioni d’Italia, un Liceo di Tunisi, un Istituto Professionale con studenti dell’Eritrea, del Marocco e dell’Algeria, scuole della Francia, Polonia, Lituania, Repubblica Ceca, Israele, Ungheria, Spagna, Turchia.

   Il Festival è un grande evento culturale per la qualità delle rappresentazioni e per la varietà di temi letterari presentati, ma è anche un evento turistico per il gran flusso di persone che a maggio ogni anno, affollano le strutture ricettive di Altomonte e del circondario.

    È l’esempio più eclatante di come la cultura genera turismo.

    Di seguito le locandine di tutte le passate edizioni.

I edizione 1998

  Guardando la locandina del 1998, che presenta il programma della prima edizione del Festival Teatro Scuola, si evince immediatamente che le 47 scuole partecipanti sono tutte della provincia di Cosenza. Questo perché nel lanciare l’iniziativa si voleva fare un piccolo rodaggio per  ben modulare l’ organizzazione e per valutare le adesioni delle scuole. Adesioni che andarono oltre le aspettative e misero subito in risalto la grande qualità degli spettacoli, cosa che denotava il  qualificato lavoro che si svolge nelle scuole.

  A questo proposito ci piace salutare calorosamente tutti gli insegnanti che hanno preparato e sostenuto i loro alunni in queste piacevoli avventure teatrali.

   Molte sono le persone che hanno contribuito alla nascita e all’affermazione del Festival Teatro Scuola; molti non sono più tra noi, ma ogni volta che si apre il sipario, le vediamo affacciarsi su una nuvoletta per assistere allo spettacolo. Vogliamo perciò salutare con un grande plauso ed un fragoroso applauso Costantino Belluscio - sindaco di Altomonte, Marzia Tucci - provveditore agli studi di Cosenza e Silvana Palopoli – direttrice didattica di Altomonte.


II  edizione 1999

  Questa seconda edizione del Festival Teatro Scuola ha segnato un apice che nessuno si aspettava e che ha svelato la grande validità dell’iniziativa: hanno partecipato 103 scuole provenienti da diverse regioni italiane. Il lavoro organizzativo dal 1 maggio al 5 giugno è stato enorme: oltre 2.000 studenti attori, spesso  4 rappresentazioni al giorno, in alcune giornate si sono contati più di 15 pulman.

   Il Festival Teatro Scuola è nato con l’intento di offrire alle scuole di ogni ordine e grado un contesto adeguato, nel quale esibire il grande lavoro didattico, educativo e formativo che si svolge nelle aule, anche con attività extracurricolari quali laboratori teatrali, musicali e di arte varia. Mettere a disposizione degli studenti un palcoscenico prestigioso quale il Teatro all’aperto “Costantino Belluscio” di Altomonte è  stata un’ idea che ha stimolato tutti ad impegnarsi sempre più per realizzare opere teatrali che possono essere rappresentate anche in teatri di importanza nazionale.

     A questo proposito vogliamo salutare calorosamente alunni ed insegnanti del liceo “Chiabrera” di Savona, che per tanti anni sono stati ospiti del Festival Teatro Scuola e che dopo aver rappresentato ad Altomonte le proprie opere, si esibivano con più repliche sulle navi di Costa Crociere e in alcuni teatri della riviera ligure.

III  edizione 2000

  Scorrendo la locandina di questa III edizione del Festival Teatro Scuola il saluto va a tutti i partecipanti compreso molti presidi che, a detta di alcuni, erano incuriositi da ciò che si realizzava ad Altomonte. Ma il ricordo ed il plauso più vivo va alle molte scuole che hanno segnato questa edizione con delle esibizioni veramente spettacolari . Memorabile il musical “Forza venite gente” messo in scena dalla scuola media di San Donato di Ninea, con una scenografia che ha trasformato il palcoscenico in un grande piazza medioevale di Assisi, con l’aggiunta di costumi suggestivi e le musiche di Toni Cucchiara. Altrettanto pregevole l’allestimento del recital “Giovanni da Procida”, presentato dall’Istituto Tecnico per le Attività Sociali – Santa Caterina – di Salerno, che ha mirabilmente rievocato il personaggio attraverso scene, costumi e recitazione che solo grandi professionisti possono offrire.


IV  edizione 2001

   Giorno 1 maggio 2001 inaugura la IV edizione del Festival Teatro Scuola il Direttore Generale dell’Istruzione per la Regione Calabria dr. Franco Inglese. È il momento in cui la manifestazione riceve il riconoscimento importante da parte dell’autorità scolastica. Ed è il momento in cui si afferma la grande valenza didattica del teatro nelle attività didattiche.

    Il teatro non è soltanto un genere letterario patrimonio di tutte le lingue e di tutte le civiltà, incominciando da quella dell’antica Grecia, ma è soprattutto un metodo didattico, che attraverso la rappresentazione e l’interpretazione simula i processi, approfondisce i fatti e interiorizza le situazioni.

   La teatralità fa parte dei grandi processi cognitivi, insiti nei bisogni umani, che attraverso l’elaborazione mentale, la relazionalità e la rappresentazione approdano alla conoscenza. 

   I bambini fin da piccoli, così spontaneamente, fanno teatro quando giocano a fare la guardia e il ladro  o quando si alternano nella veste del lupo e Cappuccetto Rosso. Nel gioco ognuno interpreta un ruolo, e simulando o semplicemente mimando si appropria della realtà e realizza la conoscenza.

    Molte delle 41 rappresentazioni di questa edizione sono frutto del lavoro, in forma ludica, che gli studenti hanno realizzato per implementare lo studio delle diverse discipline  scolastiche.


V  edizione 2002

   In questa edizione sono presenti 61 scuole tra le quali spicca il Lycée Pilote des Beaux Arts “El-Omrane” di Tunisi. Il Festival Teatro Scuola è diventato internazionale; era già diventato internazionale  con un Liceo di Paola che aveva recitato una commedia in inglese e con un Istituto di Lamezia Terme che aveva  proposto una commedia in francese ed una in inglese.

   Ma la presenza di studenti tunisini accompagnati da 2 insegnanti, dalla preside e da una dirigente del Ministero dell’Istruzione hanno arricchito a dismisura il curriculum del Festival. Tra l’altro hanno presentato la tragedia “Demain” tratta da - Lettera ad una sconosciuta - di Stefan Sweig ed elaborata in italiano da una delle studentesse presenti: Khaoula Hamed. L’occasione è gradita per inviare un saluto a tutti i partecipanti: Khaoula Hamed, Mariem Mrabet, Boutheina Messai, Abdelhakim Souid, Issam Riahi, Tahar Klibi, Aroussia Nalouti, Hasma Bessaies.  Gli altri 1000 studenti-attori partecipanti a questa edizione, che salutiamo di cuore, ci scuseranno se riserviamo un riguardo particolare agli amici tunisini, ma è soltanto una questione di ospitalità.


VI  edizione 2003

  Mentre si scorre il programma di questa edizione bisogna fare un accenno particolare alla Lotteria del Festival Teatro Scuola. La lotteria è uno strumento che accompagna la manifestazione fin dalla quarta edizione e serve per finanziare in parte sia le scuole partecipanti che l’organizzazione del Festival. Pur riuscendo ad accedere ai finanziamenti che ogni Regione concede per il diritto allo studio, non sempre le risorse degli Istituti sono sufficienti a coprire le spese. Spesso molti insegnanti ricorrono alle proprie tasche. Allora il piccolo contributo derivante dalla lotteria diventa prezioso.

   Questa sesta edizione, pur con 69 scuole partecipanti, ha realizzato il maggior numero di presenze durante la manifestazione, certamente perché gli studenti-attori da quest’anno devono soggiornare in Altomonte per tre giorni, sia per assistere alle rappresentazioni delle altre scolaresche che per frequentare dei laboratori teatrali, animati da esperti professionisti.

     Un saluto particolare a tutti gli studenti ed agli animatori dei vari momenti del Festival.


VII  edizione 2004

   La grande sorpresa del Festival Teatro Scuola è costituita dall’empatia che si crea all’interno del gruppo teatrale tra studenti, docenti ed altre figure. A tale proposito corre l’obbligo evidenziare alcune scuole nelle quali il preside era autore delle opere, gli insegnanti si occupavano della messa in scena e delle musiche, i collaboratori scolastici preparavano le scenografie e alcuni genitori recitavano insieme ai loro figli.

     Nel regolamento del Festival Teatro Scuola è prevista la partecipazione di adulti nella realizzazione delle performances, ma i risultati ottenuti da alcune scuole con questa formula sono al di sopra di ogni immaginazione e sono sfociati in realizzazioni veramente esaltanti. Il teatro è una di quelle attività artistiche che non si può fare da soli; nella rappresentazione convergono e si amalgamano figure diverse che, attraverso il gioco della finzione teatrale, realizzano una storia, un messaggio, un sogno o più semplicemente un intrattenimento e un momento ricreativo.

    Fra le 35 rappresentazioni di questa VII edizione ci sono diverse opere realizzate con la partecipazione corale di più figure scolastiche .


Ottava edizione 2005

   Spesso, in molti, ci siamo chiesti come mai il teatro che è un genere letterario al pari della poesia e della prosa, non sia ancora diventato una disciplina obbligatoria nelle scuole di ogni ordine e grado. Fosse per me, renderei obbligatoria la pratica del teatro in ogni grado di scuola, perché far entrare in risonanza pensieri, parole e azione determina uno stato di appagamento che suscita curiosità, interesse ed emotività. Curiosità, interesse ed emotività sono l’ impulso che aziona la leva dell’ apprendimento.   

   Il teatro a scuola ha una duplice accezione: l’accezione di “teatro didattico” e quella di “didattica del teatro”. Il teatro didattico realizza l’insegnamento attraverso un processo audio, visivo e motorio. Se questo processo coinvolge lo scolaro come spettatore si realizza grande interesse e attenzione nell’apprendere; ma se questo processo coinvolge lo studente come attore, assumendo un ruolo nella rappresentazione, allora si realizza un coinvolgimento integrale perché apprende ed insegna nello stesso tempo.

  Questa VIII edizione ha stimolato questa riflessione perché nella locandina ci sono tre parole (colori – parole – musica – ritmo) che da sole dicono tanto sulla necessità del teatro a scuola ed anche per la presenza di un gruppo di studenti provenienti dall’area del Magreb, che hanno messo in scena un super-spettacolo di teatro-danza “L’albero della vita”, con la splendida regia di Margherita Verratti. A tutto il gruppo un grazie ed un saluto.


IX  edizione 2006

   Una delle attività che più amo fare a scuola con le bambine e i bambini è il teatro. Sono felice, infatti, quando siamo presi da grande agitazione perché sentiamo la necessità e l’urgenza di costruire insieme uno spettacolo teatrale. Allora l’aria diventa elettrica e tutti ci scaldiamo e sudiamo, cosa che accade raramente a scuola fuori dalla ricreazione.

  Questa affermazione di Franco Lorenzoni (1), insegnante di scuola primaria oltre che scrittore e saggista, la dice lunga sull’importanza del teatro a scuola e sulla capacità di tener desta l’attenzione e la tensione emotiva che sono alla base del processo insegnamento-apprendimento.

   Le tecniche e le strategie didattiche per addentrarsi nel profondo delle varie discipline sono molteplici. Ma la tecnica offerta dalla teatralità è ineguagliabile. Fin dalla scuola dell’infanzia, ed ancora in più tenera età, con il gioco, con la favola e con la mimica si insegnano i principi comportamentali elementari, si insegna a relazionarsi con gli altri, a identificare le cose, a decodificare la realtà.

 Attraverso la mimica, parte integrante della drammatizzazione, si sviluppano varie capacità motorie ed espressive che sono alla base della conquista dell’autonomia, del ritmo e della coordinazione dei movimenti. È quasi un esercizio di educazione fisica che sviluppa mente, corpo e linguaggio.

 Anche in questa edizione non sono mancate rappresentazioni eccellenti quali “Ulisse”,  del liceo classico Garibaldi di Castrovillari, che lotta contro la tempesta e i marosi in una bagnarola, o il bellissimo esempio di teatro didattico della scuola primaria di Capaccio, che con una scrittura veramente creativa fa una lezione di anatomia del corpo umano.

 (1). Franco Lorenzoni - dieci ragioni per fare teatro a scuola.


X  edizione 2007

  Decima edizione. Arrivare a dieci anni di vita, dove le iniziative spesso sono numeri unici, è un traguardo lusinghiero che promette bene e sprona a continuare con più energia negli anni a venire.

  Alla grande festa per questo compleanno speciale partecipa una folta rappresentanza di scolaresche straniere provenienti da Dourdan (Francia), Wloclawek (Polonia), Sumice (Repubblica Ceca) e Ukmerge (Lituania). Il tutto è stato possibile attraverso il coinvolgimento, nel Festival, del primo progetto Comenius realizzato dall’Istituo Comprensivo di Altomonte. Ai dirigenti, agli insegnanti, agli alunni ed alle famiglie di queste scolaresche va un grato ricordo ed un saluto speciale per aver arricchito, con le loro rappresentazioni, il carnet del Festival Teatro Scuola.

   Un ringraziamento speciale va al Preside Paolo Farnararo che, in qualità di dirigente dell’associazione europea “Jean Monnet”, ha favorito la realizzazione dei progetti Comenius ai quali le scuole di Altomonte hanno partecipato negli anni.  Molti istituti scolastici sono degli habitué del Festival Teatro Scuola di Altomonte; tra i tanti alcuni hanno totalizzato oltre 10 partecipazioni: la scuola primaria di Luzzi e Terzigno dirette da Giovanni Nappi, il liceo classico “Chiabrera” di Savona con il prof. Franco Bonfanti, l’Istituto Comprensivo di Soveria Mannelli con il prof. Corrado Plastino, il liceo classico “Garibaldi” di Castrovillari e tante altre ancora.   A questi amici speciali del festival un saluto ed un arrivederci, ancora per tanti anni.


XI  edizione 2008

  Il teatro è una di quelle espressioni artistiche che necessita di un palcoscenico e di una platea, di attori che recitano e di spettatori che scoltano. Senza questi due elementi non c’è teatro. Lo avevano capito anche nell’antica Grecia, dove si costruivano teatri con una grande parterre ed intorno, a semicerchio, una gradinata, a forma di imbuto rovesciato, per ospitare il pubblico. Ancora oggi, a distanza di decine di secoli, molti di questi teatri svolgono  egregiamente la loro funzione.

   Il Teatro all’aperto di Altomonte, intitolato a Costantino Belluscio ideatore e realizzatore dell’opera, è una costruzione incastonata in una piega del centro storico e richiama l’archetipo del teatro greco, con tutti i conforts moderni. Paola Borbone, più volte ospite del Festival Euromediterraneo che si svolge ogni anno ad agosto, diceva che è l’unico teatro italiano dove c’è anche l’acqua calda nei servizi. Questo la dice lunga sulla cura e sulle mille attenzioni che viene riservata agli artisti e al pubblico.  

     Le scolaresche ospiti del Festival Teatro Scuola hanno lo stesso trattamento degli artisti professionisti, per questo sulle tavole del palcoscenico si esaltano e riescono sempre a realizzare delle rappresentazioni degne di migliori ambienti artistici.

    Un grazie ed un saluto alle 38 scuole di questa edizione.


XII  edizione 2009

   Questa XII edizione è stata e resta memorabile per la presenza di molte scuole che hanno presentato opere di grande valore sia dal punto di vista letterario che da quello spettacolare.

  Gli studenti-attori del liceo “Alfieri” di Asti hanno presentato la commedia Il Candelaio di Giordano Bruno. Quest’opera pubblicata nel 1582 ha dovuto aspettare quattro secoli per essere rappresentata in teatro. La prima volta fu messa in scena ai primi del ‘900, poi ci fu una edizione di Tato Russo, ancora una di Luca Ronconi e nel 2009 appunto, ad Altomonte in seno al Festival Teatro Scuola. È stata una edizione veramente pregevole perché ambientata in una scenografia curata nei minimi particolari; i testi erano stati magistralmente rielaborati, in alcuni tratti, dagli alunni che hanno offerto anche una magistrale interpretazione. Significativo anche il “progetto didattico” che accompagnava la commedia.

   Altra partecipazione pregevole è stata quella del liceo classico “Chiabrera” di Savona che ha messo in scena “Le operette morali” di Giacomo Leopardi. Questo testo di Leopardi, già di per sé molto impegnativo e difficile, è stato reso fruibile e spettacolare da una sapiente recitazione e da una innovativa regia che ha determinato il successo del recital.  

  Concludendo, molto significativa per i testi e spettacolare per gli inserti di teatro-danza è stato il recital “In principio” ideato da Edna Angelica Calo Livne e presentato dagli studenti palestinesi della “Fondazione Beresheet La Shalom” del Kibbuz Alta Galilea, che erano ospiti della Gran Festa del Pane che si svolge annualmente ad Altomonte.

   


XIII  edizione 2010

  L’Istituto Comprensivo di Altomonte ha realizzato nel 2010 il secondo progetto Comenius insieme agli Istituti di scuola primaria di Hilvan -Turchia-, Breslavia -Polonia- e Ibias Asturie -Spagna-. A queste scolaresche è stata dedicata l’intera giornata del 12 maggio ed in una lunga maratona teatrale hanno dato forma a spettacolari esibizioni di folklore locale oltre che a dimostrazioni di giochi antichi, comuni alla tradizione dei quattro partners.

   Il teatro è gioco: ecco una delle tanti ragioni per cui il teatro dovrebbe essere obbligatorio in ogni ordine di scuola. Le nozioni che si apprendono col gioco, in modo leggero e coinvolgente, sono le cose che resteranno più impresse e che determineranno saperi, conoscenze, competenze, cultura e comportamenti. 

  Attraverso la drammatizzazione si approfondiscono storie e storia, si indagano problemi e pensieri, si analizzano processi e dibattiti, si studia mettendo in campo quella tensione emotiva che genera istruzione e formazione.  

   In questa edizione del Festival molti istituti scolastici hanno dimostrato, con le proprie performances, come approfondire temi e problemi della letteratura, della storia, di varie materie scientifiche, o semplicemente come sviluppare conoscenze su temi di attualità. A questo proposito resta memorabile il musical “Acque dolci acque chiare”, realizzato dall’Istituto di Istruzione Superiore “G. Malafarina” di Soverato, sul problema dell’acqua pubblica o dell’acqua privata, decretato dal referendum che si è svolto qualche anno addietro.


XIV  edizione 2011

Molto spesso sono stati ospitati, nel Festival Teatro Scuola, lavori della tradizione teatrale sia classica che moderna. La migliore letteratura ha sempre affascinato un grandissimo numero di insegnanti e questi riescono a trasferire la passione per il teatro ai loro studenti, con rappresentazioni suggestive e spettacolari, che spesso lasciano a bocca aperta per la grande creatività che mettono in campo.

Dalla locandina di questa edizione emerge il teatro della letteratura, sia classica che moderna. Come non dare il meritato riconoscimento ad opere presentate sia con testo integrale che con rielaborazioni ed adattamenti di insegnanti e studenti.        

Significative le rappresentazioni del Liceo di Mirabella Eclano con la tragedia di Edmondo Pugliese “Quel giorno della morte di Socrate”, dell’Istituto comprensivo di Senise con la commedia “Il figlio di Laerte” di Luigia Francese, del liceo “Buratti” di Viterbo che ha presentato la commedia di Shakespeare “Sogno”, del Liceo “Parisi” di Bernalda con l’opera “Miles gloriosus” di Plauto, dell’ Istituto Tecnico “F. Borghese” di Patti che ha deliziato il pubblico con la commedia “La Marcolfa” di Dario Fo.

Molte volte la scarsità di pubblico ha mortificato rappresentazioni veramente eccellenti e ciò ha fatto esclamare: “Ci dispiace per gli assenti perché non sanno quanto hanno perso”.


XV  edizione 2012

   Franco Lorenzoni, insegnante di scuola primaria, scrittore, saggista e grande paladino del teatro a scuola, dice che: “ lo studente-attore prova a entrare nei panni di un altro, che è l’esperienza emotiva e razionale più bella che si possa fare: somiglia all’amore e vive di eros, che è comunicazione totale”. Ad abbundanziam aggiungiamo che oltre a entrare nei panni di un altro, entra anche nei fatti, negli spazi di luogo e di tempo, nei contesti emotivi che per forza di ruolo deve assumere.  Sono testi e contesti che stimolano anche la secrezione di adrenalina: un processo chimico-fisico-psichico che culmina nell’attivazione di quei neuroni che danno benessere, che affrettano a fare di più, che facilitano nuovo impegno. Questo processo scatena, a sua volta, nuovi interessi, nuova creatività, nuove realizzazioni.

   In 22 anni di festival teatro scuola, hanno calcato le tavole del palcoscenico del Teatro “Belluscio” di Altomonte diverse migliaia di studenti attori. La rassegna-concorso, che si realizza qui, serve soprattutto ad affermare la valenza didattica del teatro a scuola, non serve a formare attori.  Ciò tuttavia spesso, con piacevole sorpresa, si incontrano persone, ormai adulti, che hanno avuto una prima esperienza teatrale ad Altomonte ed oggi esercitano professioni (attori, scenografi, tecnici del suono, organizzatori di spettacoli, ecc.) che ruotano nel teatro e intorno al mondo dello spettacolo.

   A questi amici, che hanno avuto un primo impulso su questo palcoscenico, un grande augurio ed un in bocca al lupo.


XVI  edizione 2013

  Il Festival Teatro Scuola ha ospitato negli anni tutti i generi teatrali. Abbiamo assistito a tragedie, commedie, farse, musical, operette, opere liriche, recital, spettacoli di danza, di canto, anche uno spettacolo circense. I lavori a volte sono testi integrali della migliore letteratura classica e moderna, nazionale ed estera, anche in lingua originale; ma molto spesso sono rielaborazioni o creazioni ex novo di insegnanti, studenti ed esperti esterni alla scuola.

  Nel lavoro di elaborazione, entra in ballo la scrittura creativa che impegna diverse facoltà mentali; insieme a ciò bisogna attivare anche altre abilità che interessano la corporeità e soprattutto il linguaggio. Per realizzare “Parodia dei Promessi Sposi”, gli studenti di un Istituto Superiore di San Giovanni in Fiore hanno dovuto iniziare da un attento studio dell’opera del Manzoni, dalla scelta di brani e personaggi che si prestavano di più alla satira e a caratterizzazioni particolari, poi, attraverso un laboratorio di scrittura creativa, hanno messo insieme una sceneggiatura ironica e umoristica che ha recuperato anche abilità extrascolastiche degli alunni.

    Si è realizzato così una bella sinergia tra diverse agenzie educative: scuola istituzionale, scuole di danza, di musica, ecc. Quando lo studente vede valorizzato il proprio talento e le proprie abilità, accresce l’autostima e potenzia tutte le capacità.

   La stessa cosa, naturalmente, si verifica quando i ragazzi si cimentano in attività che interessano il “fare”: fare musica, fare sport, fare pittura, ecc. Le attività che coinvolgono mente e corpo sono sempre le più appassionanti.


XVII  edizione 2014

     In tutte le edizioni del Festival Teatro Scuola non sono mai mancati i musicals o le rielaborazioni di operette ed opere liriche. Fantastica è stata la rappresentazione di “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, da parte di giovanissimi studenti-attori di scuola primaria, che hanno cantato in playback, col supporto della base orchestrale e la voce di affermati cantanti d’opera.

   Con il musical, al lavoro di portare in scena un testo si aggiunge quello di cantare, di suonare e di danzare. Attività complesse che sollecitano lo sviluppo di varie abilità e richiedono grande impegno. Impegno che non comporta fatica, perché stare insieme, fare, esibirsi, realizzare, per i bambini è gioco, è competizione, è svago: e intanto apprendono.

   Una cosa importantissima che si realizza, con il teatro a scuola, è l’esercizio della memoria; da qualche decennio, in diverse scuole non si usa più “imparare a memoria”. Sembra una pratica poco formativa. I movimenti pedagogici più avanzati smentiscono questa tesi e si avvalora, ormai, un serio e concreto recupero di questa attività. Per fortuna c’è il teatro che esige un buon esercizio della memoria.


XVIII edizione 2015

    Il Festival Teatro Scuola di Altomonte coinvolge tutti gli ordini di scuole: dalla scuola dell’Infanzia all’Università. La rassegna-concorso prevede due sezioni: la prima dedicata alla scuola dell’obbligo (infanzia - primaria - istruzione di primo grado), la seconda sezione è dedicata all’istruzione di secondo grado e a studenti universitari. Vengono coinvolti anche gli studenti universitari dell’Unical, discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (DAMS) che compongono la giuria per valutare le opere in concorso, unitamente ad una giuria popolare composta da insegnanti.

  Il festival è principalmente una rassegna di teatro scolastico, a ciò si affianca il concorso, con dei premi simbolici, per dare un po’ di mordente.

   La ricchezza dei cartelloni è costituita dalla pluralità di temi che vengono affrontati nelle rappresentazioni. Sono recital interamente costruiti e sceneggiati nelle classi ed affrontano i grandi problemi d’attualità che angosciano tutti. Abbiamo assistito a recital su Hiroshima, sulla Shoah, sulla guerra, sui clandestini, sul femminicidio, su Falcone e Borsellino. Sono stati esplorati ed indagati problemi come il bullismo, la droga, la ludopatia, la bulimia, l’anoressia, o semplicemente le varie educazioni: l’alimentazione, l’ecologia, il riciclaggio, ecc.

  Lavori di approfondimento su argomenti che toccano molto da vicino i ragazzi e, loro tramite, arrivano nelle famiglie come messaggi comportamentali.


XIX  edizione 2016

    In ventidue anni di attività si sono avviate, così naturalmente, delle collaborazioni con alcune compagini presenti nel mondo della scuola. L’orchestra dell’Istituto Comprensivo di Zumpano, composta da circa 60 ragazzi, che frequentano i corsi di strumento musicale, ogni anno inaugurano il Festival con un concerto. L’orchestra dell’Istituto Comprensivo di Roggiano-Altomonte spesso ha animato la serata di gala per la premiazione dei vincitori del Festival Teatro Scuola.

    Abbiamo l’obbligo ed il piacere di conferire una menzione speciale, anche quegli istituti scolastici che hanno eletto il Festival Teatro Scuola, quale punto di riferimento per le proprie rappresentazioni fine anno: il Liceo “Chiabrera” di Savona, l’Istituto Comprensivo di Soveria Mannelli, la Scuola Primaria di Luzzi e di Terzigno, oltre agli amici di Asti, di Empoli, di Venezia, di Lugo, di Cusano Milanino, Borgomanero, Roma, di Torino e tutti gli altri che hanno reso rinomata la nostra manifestazione.


XX  edizione 2017

     La riflessione di questa ventesima edizione la vogliamo riservare al ricordo di Costantino Belluscio. Senza la sua lungimiranza non sarebbe stato possibile realizzare una manifestazione di questo genere. Nessuno avrebbe mai scommesso su quello che poteva considerarsi come “la recita dei bambini”. Il tempo ha dimostrato che non erano spettacolini di ragazzini, con i vestiti di carta velina. Fin da subito il Festival si è rivelato un evento culturale importante al quale tutte le scuole hanno partecipato portando in scena vere e proprie eccellenze: nella recitazione, nella scenografia, nei costumi, nelle musiche spesso dal vivo, nelle coreografie, ecc.

   Da menzionare, a tal proposito, un Istituto Professionale di Fuscaldo che ha rappresentato un fantastico “Malato immaginario” di Molière, con studenti-attori che indossavano costumi del ‘600, in pregiati damaschi di Fiandra. I costumi erano stati realizzati dalle alunne del corso di sartoria, che con finanziamenti di un progetto PON, avevano acquistato le stoffe ed avevano confezionato i vestiti d’epoca sotto la guida degli stilisti di Versace.

    L’On. Costantino Belluscio, sindaco di Altomonte oltre che deputato e sottosegretario di Stato, nel 1998 presagiva certamente che quella piccola iniziativa, con pretese culturali, sarebbe diventata una grande rassegna internazionale ed un grande evento turistico.  

    Carlo Danza, ideatore del Festival Teatro Scuola, ogni anno offre in premio ad una scolaresca calabrese un trofeo speciale “La Coppa Belluscio”, per onorare questo grande artefice della rinascenza di Altomonte.


XXI  edizione 2018

  Il Festival Teatro Scuola è realizzato ogni anno dall’associazione di volontariato “Mos@ico”. I soci di tale sodalizio, che negli anni si sono avvicendati, hanno sempre profuso grandi energie per realizzare le varie edizioni. Il lavoro dura tutto l’anno, perché non si fa in tempo a consegnare i premi di una edizione che già bisogna pubblicare il bando per l’anno successivo.

    La cosa che ha sempre contraddistinto coloro che lavorano per il festival, è il grande senso di ospitalità che riservano a grandi e piccoli. L’accoglienza è un punto di forza della manifestazione. A tal proposito è piacevole omaggiare Domenico Derosa (Minuccio), persona instancabile, che per 13 anni è stato il prezioso direttore tecnico del festival, riservando massima cura e attenzione alle cose e soprattutto alle persone.

    Si potrebbero menzionare mille aneddoti a proposito di festival, di ospiti, di studenti-attori, di insegnanti, di accompagnatori. Ciò che ha sempre caratterizzato il mese di maggio, da 22 anni, è stato il flusso ordinato degli ospiti, che non ha mai interferito con le altre attività del paese e la grande accoglienza che i cittadini, gli albergatori, gli operatori tutti di questo borgo hanno riservato alle migliaia di ospiti del Festival Teatro Scuola.


XXII  edizione 2019

   Per la XXII edizione del nostro Festival vogliamo proporvi una serie di riflessioni sul teatro scolastico, e sul perchè è sempre una esperienza che lascia il segno per tutta la vita: 

  • perché non si sta seduti;
  • perché si sta con gli altri e mai da soli;
  • perché il corpo è protagonista della conoscenza tutto intero: bisogna ascoltare, guardare, stare attento, e sentire  con tutto me stesso;
  • perché la voce suona e cerca un ritmo, facendoci scoprire il cuore delle narrazioni antiche, in cui tutto era ritmo;
  • perché la voce e il corpo in movimento cercano di creare le condizioni perché chi ascolta stia all’erta;
  • perché si deve stare svegli e attenti tutto il tempo, accorgendoci di ogni cosa accada nello spazio e agli altri;
  • perché si prova a entrare nei panni di un altro, che è l’esperienza di conoscenza emotiva e razionale più bella che si possa fare: somiglia all’amore e vive di eros, che è comunicazione totale;
  • perché nel teatro, quando lo si fa davvero e bene, ciascuno ha un ruolo e ci si scambia le parole, a differenza delle lezioni frontali, dove sono sempre gli stessi i padroni della parola;
  • perché è un bellissimo modo per allenarsi ad imparare a memoria testi, elaborati insieme o della grande tradizione, quasi senza accorgercene;
  • perché il teatro vive nella durata e, per entrare in gioco e metterci in gioco, dobbiamo ri-petere, cioè domandare, domandare e non smettere mai di domandare.